PERCHÉ VOTARE SI AL REFERENDUM DEL 17 APRILE 2016

Pubblicato in Eventi Giovedì, 14 Aprile, 2016 Stampa Email
Fenicotteri in volo verso il mare Adriatico tra la Zona Umida delle Saline di Margherita di Savoia ed il Promontorio del Gargano Fenicotteri in volo verso il mare Adriatico tra la Zona Umida delle Saline di Margherita di Savoia ed il Promontorio del Gargano

PER LA PARTECIPAZIONE DIRETTA DEI CITTADINI ALLA DEMOCRAZIA
PER NON SVENDERE IL NOSTRO PAESE E IL NOSTRO MARE
PER LA SALUTE PUBBLICA
PER UN FUTURO LIBERO DALL’INQUINAMENTO
PER UN MARE SENZA TRIVELLE
VOTATE TUTTI SI AL REFERENDUM DEL 17 APRILE 2016.


Votando SI al referendum del 17 aprile si chiede di abrogare una norma (o meglio una parte di essa) che prevede che le concessioni pubbliche per lo sfruttamento di giacimenti di petrolio o gas naturale entro le 12 miglia marine dalla costa italiana, già rilasciate a compagnie private, siano di durata illimitata, cioè che i pozzi già autorizzati possano essere sfruttati fino ad esaurimento del giacimento, se il concessionario lo riterrà opportuno.
Quindi, NON E’ VERO che se passa il SI al referendum bisogna chiudere i pozzi in esercizio. Questi continueranno a funzionare fino alla scadenza della concessione in atto (che per legge è di 30 anni più altri dieci anni di proroga se ha eseguito i programmi di coltivazione e di ricerca e se ha adempiuto a tutti gli obblighi derivanti dalla concessione).
Certo noi avremmo preferito che le concessioni non fossero mai state date, perché crediamo nello sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e temiamo per il nostro mare, ma la verità è che con il SI al referendum chiediamo semplicemente che le attività petrolifere in corso nei nostri mari vadano progressivamente a cessare, secondo la scadenza “naturale” fissata al momento del rilascio delle concessioni.
Avete mai udito di una concessione A VITA di un bene pubblico????
La portata legislativa di questo referendum è strategica: si tratta di eliminare la durata illimitata di una concessione allo sfruttamento di giacimenti di petrolio e gas entro le 12 miglia marine dalle coste italiane, ma è IMPORTANTISSIMO che si raggiunga il quorum del 50% (+1) e che VINCANO i SI, anche perché:
1. Non vinca la cattiva informazione di chi dice bugie sulla perdita dei posti di lavoro e sulla perdita di risorse energetiche;
2. I cittadini affermino il loro diritto a partecipare direttamente all’abolizione di norme ingiuste;
3. Si faccia sapere al Governo che non siamo disposti a mettere la nostra vita e quella dei nostri figli nelle mani dei signori del petrolio;
4. Si affermi il principio che NESSUNO può beneficiare A VITA di una risorsa pubblica perché questo equivale a trasferire nella mani di pochi privati un bene che è di tutti;
5. Ricordiamo che le concessioni in atto riguardano la ricerca e lo sfruttamento di giacimenti in mare: davvero vogliamo che chi trivella IL NOSTRO MARE, possa farlo PER SEMPRE?
Informiamoci correttamente e andiamo tutti a
VOTARE SI AL REFERENDUM DEL 17 APRILE 2016.

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