Educare al cambiamento sulle sponde del fiume Ofanto.

Pubblicato in Life+ AUFIDUS Giovedì, 28 Novembre, 2013 Stampa Email
Educare al cambiamento sulle sponde del fiume Ofanto. Foto T. Lorusso
Cefola, Pisicchio, Valendino Cefola, Pisicchio, Valendino
Valendino, Rizzi, Pavone Valendino, Rizzi, Pavone
Il direttore del CEA Casa di Ramsar G.Pavone Il direttore del CEA Casa di Ramsar G.Pavone

"Ofanto. Il mio fiume" è il titolo del programma didattico per le scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia BAT progettato dal Centro Studi Naturalistici onlus di Foggia nell'ambito delle azioni del progetto LIFE+ AUFIDUS, capofila la Provincia di Barletta-Andria-Trani e con l’Autorità di Bacino della Puglia, il Comune di Barletta, il Comune di Margherita di Savoia ed il Centro Studi Naturalistici (CSN) stesso, come partner di progetto.

Mercoledì 27 novembre 2013 presso la Sala Rossa del Castello di Barletta ha avuto luogo il primo workshop per operatori didattici, organizzato dal Comune di Barletta, per presentare al mondo della scuola le finalità del progetto e programmare le future attività di educazione ambientale.

Il Centro di Educazione Ambientale (CEA) "Casa di Ramsar" è soggetto attuatore del programma didattico in collaborazione con il CSN.

Il Direttore del CEA, Giuseppe Pavone, è intervenuto al workshop illustrando dapprima le attività ed i contenuti del laboratorio per docenti "Impronte sull'acqua" organizzato presso il CEA nell'ambito del progetto FOR LAB, sul tema del Fiume Ofanto come strumento didattico ambientale e sulle tecniche per la valutazione dela qualità degli ecosistemi acquatici. Giuseppe ha mostrato il video riassuntivo della giornata passata presso la  "Casa di Ramsar" e sulle sponde del fiume Ofanto in compagnia dei docenti e della biologa Laura Leone, quindi ha espresso le finalità del progetto di educazione ambientale "Ofanto. Il mio fiume" che si configura come il naturale proseguimento del laboratorio formativo. "L'educazione ambientale ha successo se viene intesa come educazione al cambiamento." ha affermato Giuseppe Pavone "Al termine del percorso di educazione ambientale gli alunni acquisiranno conoscenza e consapevolezza di questa importante risorse naturalistica del proprio territorio, ma non solo: il nostro obiettivo è quello di indurre in loro un cambiamento del modo di agire e di pensare nei confronti del fiume e dell'habitat in cui vivono, che si rifletta nei comportamenti quotidiani."

"Il punto di forza di un percorso di educazione ambientale come questo che proponiamo" ha continuato Giuseppe Pavone "è l'inserimento in un progetto più ampio di conservazione e rinaturalizzazione del fiume, che vede coinvolti, oltre al mondo della scuola, anche più soggetti istituzionali pubblici e privati,  e che mostrerà ai ragazzi i risultati concreti delle azioni a tutela del territorio, un riscontro prezioso per potenziare e rafforzare i risultati di un processo educativo che altrimenti confinato alla sola esperienza scolastica, andrebbe facilmente disperso".

Info: www.lifeaufidus.it

 

 

 

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