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"Ofanto. Ok a ripristino habitat" di Gaetano Samele

Pubblicato in Life+ AUFIDUS Sabato, 05 Aprile, 2014

LA GAZZETTA DELMEZZOGIORNO
Martedì 1 aprile 2014
MARGHERITA DI SAVOIA

DUNE E ARGINI PER OLTRE UN CHILOMETRO DA RISISTEMARE E SOTTRARRE AL DEGRADO
Ofanto, ok a ripristino habitat

Affidato l'incarico progettuale nell'ambito del programma Life natura

MARGHERITA DI SAVOIA. Il Comune di Margherita di Savoia ha proceduto all’affidamento dell'incarico di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva del Programma comunitario Life + Natura, denominato "Aufidus" all'agronomo Ruggiero Piazzolla, per il ripristino degli habitat per la lunghezza di 1.2 km. di dune sabbiose (C2) con relativa vegetazione dunale alla foce del fiume Ofanto. Coordinatore del progetto è la Provincia di Barletta-Andria-Trani che nell'ottobre 2012 ha sottoscritto una convenzione di sovvenzione con la direzione generale Ambiente della Commissione europea per l'accesso alla concessione di sostegno finanziario a favore della proposta progettuale dal titolo “Life Aufidus-Habitat restoration actions in the SCI Valle Ofanto-Lago Capacciotti". Il budget totale del progetto è di 2.354.000,00 euro; il contributo europeo è di 1.765.000,00 euro. Successivamente, si è concretizzato un accordo di partenariato comprendente la Provincia Bat, l'Autorità di Bacino della Regione Puglia, il Centro studi naturalisti concluse Comuni di Margherita di Savoia e di Barletta. L'obiettivo è quello di realizzare azioni di tutela del sistema ecologico e ripristino degli habitat di territori ricadenti nei Comuni di Barletta e Margherita di Savoia, compresi nei Sic (siti di importanza comunitaria). Indirettamente, le azioni del progetto, attraverso il miglioramento ecologico generale locale, consentiranno un aumento di aree idonee per la sosta e la nidificazione di molti uccelli acquatici, limicoli e rapaci, alcuni dei quali sono considerati di prioritaria importanza. Life Aufidus ha una durata quinquennale (dal primo settembre al 31 dicembre 2017) nel corso della quale si susseguiranno incontri destinati alla sensibilizzazione di ambientalisti, cacciatori, pescatori e agricoltori. Alcuni workshop si già sono svolti, presso il castello di Barletta e il Centro

Visite guidate sulle sponde dell'Ofanto a cura del Centro di educazione ambientale "Casa di Ramsar" a Trinitapoli, organizzati dal presidente di Airone onlus. Giuseppe Pavone, docente di educazione ambientale, destinato agli operatori scolastici che, a partire da prossimo mese, saranno coinvolti con i loro alunni in un programma di educazione ambientale finalizzato a rafforzare il legame tra i giovani e il fiume. "Il fiume Ofanto - è convinto Pavone - deve essere uno strumento educativo per i ragazzi. Se Life Aufidus dovesse andare in porto, i ragazzi toccheranno con mano il cambiamento, avranno la possibilità di vivere un'esperienza concreta partendo da una base teorica in classe, per poi arrivare alle attività sul campo". E', forse l'ultima occasione per rianimare il fiume dall'agonia, anche perché se non saranno realizzati gli interventi i fondi saranno ritirati dalla Commissione europea. In passato, abbiamo registrato il fallimento da parte della Regione (il Parco dell'Ofanto istituito è ancora sulla carta) e benché alcuni Comuni come Trinitapoli abbiano portato a termine diverse iniziative meritorie, nel resto dell'area ofantina non si sono registrati reali cambiamenti a lungo termine. E' mancata la concertazione.
Gaetano Samele

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